venerdì 30 maggio 2014

UN MESE CON IL QUARTO POTERE! :)

Qualcuno si ricorda quella linea in gneiss sopra caprie dove è necessario avere  delle ventose al posto delle mani per poter stare aggrappati a quelle presine un po’ svase e avere degli uncini e non delle semplici  scarpette per non essere sputati via dagli appoggi scivolosi...a meno che… non tu non abbia il QUARTO POTERE J

Era un po’ di tempo che pensavo di tornare a Campambiardo, falesietta  in val di susa a poco più di mezz’ora da casa e con uno stile che, si può dire, è proprio il mio: tecnica, mobilità di anche e forza sulle dita non devono mancare! Avevo in mente di provare quell’8b di cui tutti mi parlavano bene e concludevano dicendo : “ secondo me ti ci troveresti bene, è proprio il tuo stile!”…

Beh … dopo mesi che volevo andarci ecco finalmente che un mercoledì pomeriggio salgo in macchina con Adriano Trombetta in direzione Campa e dopo poco più di un’ora ero già attaccata al tiro a studiarmi i movimenti dall’alto (impresa ardua se non hai nessuno che te lo spieghi). Il primo giorno è andato così: ho segnato quelle che pensavo fossero le prese e ho provato i singoli, mi sono studiata il “lancio” e, molto importante, mi sono detta tra me e me: “questo movimento non lo farò mai in continuità…” . In effetti come l’avevo pensato io il lancio era parecchio duro, poi però per suggerimento di Pietro Bassotto ho cambiato totalmente l’impostazione e la mano di arrivo alla presa successiva al lancio: DECISAMENTE UN ALTRO TIRO!

Decisi di tornare a provare il tiro lo stesso sabato anche se il giorno dopo avrei avuto una gara…”solo 3 giretti veloci veloci”..

Sveglia presto e via in direzione Campa, questa volta ero con 2 amici : Alessandro Mammino e Matteo la Fata!


Quel giorno la forma c’era  ma purtroppo  non si poteva dire lo stesso della roccia… umidità 100% e non si riusciva a stare attaccati per più di 2 movimenti consecutivi… CAVOLO K .. Buttai via 3 tentativi (uno molto buono dove feci solo un resting) e poi tornai a casa sconfitta ma ancora con la voglia di ritornare per dare il massimo!
Terzo giorno: mercoledì seguente (14-05-2014), il giorno definitivo!
Stessa ruotine del mercoledì prima, partenza nel pomeriggio e arrivo in falesia dopo una mezz’oretta. Ad aspettarci questa volta c’era un vento pazzesco e con quello l’aderenza era assicurata!!
Infatti dopo 2 tentativi andati storti per qualche cavolata commessa per un po’ di tensione ,al terzo tantativo riesco a superare la prima parte del tiro e ad arrivare al discreto riposo prima del movimento di “lancio”..

concentrazione…concentrazione…conc…. Sbam!!! Zanca in mano!
Dopo aver realizzato che il più era passato, mi rilasso e recupero le forze per superare l’ultima sequenza di dita prima delle zanche per arrivare in catena. Recupero e riparto, scalo senza fare errori e dominando ogni presa..e poi finalmente la CATENA! Quando faccio scattare il moschettone di ancoraggio sono al settimo cielo! Avevo salito non solo un tiro duro, ma un bellissimo capolavoro della Val di Susa! E non era tutto! Mentre facevo la salita c’erano dei droni a riprendermi grazie al gentile contributo di Edoardo e Tommaso che si sono offerti per montare un video del mio 8b e c’era anche un certo Trombetta appeso alla catena del tiro a fianco che mi aveva puntato la macchina fotografica in faccia per tutta la salita  ! E cosa volevo di più?  ;)
p.s.: a breve il video della salita!!! Ph: Adriano Trombetta

AL FUOCO , AL FUOCO!!!!
Dopo circa 2 settimane(24-5-14) dalla mia ultima realizzazione decido di andare a passare un tranquillo sabato scalatorio ai Tornetti (Val di Lanzo) insieme al mio amico Alessandro Mammino( lo ricorderò sempre per il suo stile alla guida un po’ brusco : ti voglio bene ale :P).

Arriviamo per mezzogiorno e mezza in falesia e rimango subito colpita dallo splendido paesaggio che ci circondava e che rendeva quel posto così bello e tranquillo: il torrente , il cinguettio degli uccellini, i grilli ... tutte queste melodie rendevano la scalata ancora più piacevole!
Facciamo 2 tiri per scaldarci che ci rivelano la bellezza della roccia e lo stile molto vario che ci offrivano le linee in quel posto (fessura, tacche , diedri e molto altro ancora).
Finito il riscaldamento non perdo altro tempo e attacco a salire su un 8a+ molto bello (e fisico) che si trovava proprio nel primo settore dove eravamo noi à AL FUOCO AL FUOCO.
 Il motivo di quel nome lo capisci solo vedendo la base del tiro , infatti proprio lì sotto è accatastata una massa di legna che servirebbe per accendere il fuoco.
Il primo giro lo faccio per studiarmi un po’ i movimenti e vedere dove mettere gli opportuni tallonaggi trattandosi di una via su uno spigolo con prese piatte, tacche e fessure , non era impresa banale capire dove andare.
Nonostante il primo giro parecchio ghisante, quando parto per il secondo tentativo dentro di me so di potercela fare, anzi la mia testa stava già ripercorrendo i movimenti del tiro mentre io ero ancora lì sotto che mi preparavo a partire. Infatti le mie aspettative si realizzarono perfettamente: scalai tutta la sequenza senza sbagliare nulla e arrivai in catena senza troppi problemi a parte qualche millimole di acido lattico di troppo negli avambracci.
Che figata J  questo tiro valeva la pena provarlo a lungo solo per il gusto di scalare su quei movimenti così belli; evidentemente il destino mi aveva riservato qualcos’altro per quella splendida giornata!
Infatti dopo un buon riposo mi convinco a provare un altro tiro impegnativo: HARDCORE 8a+ di dita su semistrapiombo, settore più in basso rispetto a quello precedente.
Provo a salire con la concentrazione di chi vuole chiudere a vista, ma naturalmente già all’altezza del 3 rinvio salto una bella tacca sicata e cado facendo un movimento alquanto improbabile. A consolarmi rimase il fatto che per il resto del tiro avrei munto 2-3 rinvii, sempre per lo stesso motivo di prima ( forse dovrei aumentare la graduazione delle lenti XD). Scendo dal tiro abbastanza stremata, erano stati 30 metri infiniti scalandoli in quel modo…
Decido di fare un buon riposo e di dare un’ultima botta al tiro senza aspettarmi chissà quale performance…
Parto… inizio a scalare fluidamente e senza bloccarmi dove sapevo di aver fatto fatica il giro prima, supero il primo blocchetto, anche il secondo e il terzo…. Arrivo a una presa rovescia dove posso decontrarre un pochetto prima di ribaltarmi sul “facile” e ,vedendo la reazione dei miei avambracci che non volevano saperne di riprendersi, decido di azzardare un dinamico per prendere il buco buono che mi avrebbe portato fuori di lì…LO AFFERRO!!  Wow che cu.. no dai è stata tutta bravura ;)
Beh che dire… scendo dal tiro esausta e felice e dopo aver deciso che era tardi e che nessuno dei due avrebbe più provato nulla, a parte un 7a+ straduro di alex, ci avviamo in paese per prendere un pezzo di pizza e gustarci un po’ il fine giornata J 
Mi ero divertita davvero un sacco, sia per il bel posto che per l’ottima compagnia e perché avevo dato davvero tutto per fare qualcosa che amo! 
Sentirete parlare presto di me ;)
Buona scalata a tutti!

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