domenica 25 agosto 2013

Racing in the street

"Escalade en Briançonnais - Haut Val Durance - Queyras"
Era dal mio compleanno che continuavo a rimandare…vuoi lo studio, il meteo, il poco tempo a disposizione e la comodità di falesie più vicine e meno "sbatta". Era dal mio compleanno che quella guida, religiosamente scelta alla Libreria della Montagna in un pomeriggio di quel buio periodo esami e altrettanto religiosamente impilata insieme alle altre sul comodino, aspettava di essere sfogliata.
Ma adesso gli esami erano finiti, il tempo non mancava e Météo-France dava "beau fixe" a oltranza. Così, dopo un noiosissimo weekend passato sul piazzale del traforo del Monte Bianco a distribuire bottigliette d'acqua e volantini a migliaia di franciospi (che come pecore se ne tornavano tutti insieme a casa dalle loro "congés en Italie"), mi sfilo il tutone arancione fluo taglia L uomo e decido che in Francia questa volta ci sarei andata anche io. Chiamo Andre: "domani sera arrivo a Briançon!".

Covavo in segreto la speranza di tornare a Rue des Masques, falesia di conglomerato vicino a Guillestre dove ad aprile, durante una rapida visita in giornata, avevo fatto un paio di giri su di uno splendido 8b. E fantasticavo addirittura di chiuderlo quell'8b…ma me lo tenevo per me e alla domanda "dove vuoi andare domani?" facevo spallucce e rispondevo che era indifferente "bastava scalare e farlo su bella roccia". Ma Andre non ci era cascato…mi conosce troppo bene per credere che non volessi urgentemente tornare a provare il tiro…e così me la butta lì: "torniamo a Rue des Masques domani?". Il mio sorriso gli conferma quanto sospettato.
Di certo però né io né lui immaginavamo che quella mia fantasticheria avrebbe potuto avverarsi in così poco tempo. E invece…

"Se passi il duro sotto puoi fare un ottimo giro" penso. Parto, adrenalina pura scorre nelle braccia. Fatico, fatico un sacco sui movimenti esplosivi iniziali, ma li risolvo, raggiungo un buon riposo, sghiso e riparto. Tengo anche il rilancio di sinistra che al giro di riscalda mi era sembrato durissimo e inizio a giocarmela. Buchino dopo buchino raggiungo il secondo riposo discreto. Da lì ancora quattro movimenti separano da uno zappone esagerato oltre il quale vietato cadere.
1…"stai tranquilla", 2…"su il piede sinistro", 3…"su anche il destro", 4…"prendi la stronza", e…zappa!!! Scalo gli ultimi metri facili nel panico più totale, terrorizzata all'idea di sbagliare. Ma a poco a poco il panico lascia spazio ad un sorriso a 32 denti e la corda passa nella catena di "Racing in the street" :)
Il resto del pomeriggio lo trascorro a bambanare, svuotata fisicamente e mentalmente, e a chiedermi con quale forza Andre Zanone riuscisse invece a macinare ancora roccia dopo aver spianato flash lo stesso mio 8b. Una macchina! Chapeau!
I due giorni successivi, al contrario, "non chiappo un canale", né sul calcare di Grand Bois né tanto meno sul granito di Face Bouc. Complimenti invece a Liuc che porta a casa due 7c+ tecnici e cazzuti e a Andre che, dopo una lotta all'ultimo sangue, riesce ad avvistare un gran 7b+ con 4-5 rinvii in meno del necessario! Quanto a me…mi consolo con un po' di shopping nel negozietto di Ailefroide e con un buon pain au chocolat.

Si chiude così la vacanzina francese e, con la speranza di tornare al più presto tra quelle belle falesie, si fa rientro in Italia dove il dovere chiama: sabato è di nuovo tempo di plastica al King Rock di Verona per la seconda tappa di Coppa Italia Lead. Finalmente imbrocco la semi entrando in finale come seconda, ma come al solito braccia e cabesa mi abbandonano proprio quando non devono e così scivolo in settima posizione. "Va benissimo lo stesso" mi rassicura al telefono Andre, che dopo questa intensa settimana ringrazio particolarmente per averci fatto da guida nel sua amato Briançonnais e per avermi montato Racing, risparmiandomi una bella faticaccia!

martedì 13 agosto 2013

A week on rocks


Tornato dalla EYC presso L'Argentiere, con un buon 14esimo posto, ho lasciato la resina per dedicarmi a qualcosa dipiù duraturo che due prese su un pannello: block on rocks!



Sabato 27 parto per il Vallone di Sea, luogo di scalata abituale per i Turineis. Dopo essere arrivato a Cantoira, aver pranzato ed essermi scaladato, decido di provare un vecchio blocco che ha messo in crisi generazioni intere di climbers: Momo. Il grado è intorno al 7B+, ma il valore è molto più alto. Dopo una spazzolata, due tentativi ed una chiamata dal BigBoss Marzio, lo salgo di prepotenza. Supppper! Motivato da Marzio, che per telefono mi aveva fatto fare il giro dei blocchi di Cantoira, decido di provare la versione sit de La Bilancia, con grado intorno al 7C+. Dopo aver speso un'ora a trovare la maniera per riuscire a girare un rovescio, riesco a salirlo..: soddisfazione!
 
La Bilancia, 7C+
foto Sabrina Esposito

Il giorno seguente, il CAAI e la SASP avevano organizzato un raduno nel settore Polvere di Stelle, vero motivo del viaggetto in compagnia di famiglia e morosa. Dopo 40 minuti di smadonnamenti per il sentiero (non ero psicologicamente pronto ad affrontarlo!) inizio a scalare in buona compagnia. Dopo alcuni blocchi facili e divertenti, trovo insieme a Massimo Cedrino una bella linea su uno spigolo, con una partenza fisica ed un ribaltamento psicologico dove mostrare quanto si è coraggiosi. Dopo un po' di tentativi nasce 44 Magnum, in onore dei 44 anni di mia mamma, compiuti pochi giorni prima. Il grado si aggira intorno al 7C e la bellezza ha più valore del grado.



44 Magnum, 7C
foto Sabrina Esposito
 
 
Tornato a casa, preparo i bagagli e parto per una settimana in campeggio con il centro estivo de Il.Punto, che ha un unico scopo: scalare!

Il lunedì si consuma in fretta tra il montare le tende, il ridere ed il capire come funziona il bulder in tutti i sui aspetti: stand o sit start, spotter, crash pad, etc.

Il martedì si parte alla volta del settore Gandalf, sul sentiero per il rifugio Soria. Cerco di tenermi, scalo poco, così posso dedicarmi alle linee che voglio provare i giorni seguenti senza essere troppo stanco. Il mercoledì infatti, torniamo in cerca di linee nuove da provare: nascono così Diamante Brillante Sit start (7B), Vado a vivere in campagna (7A meraviglioso) e l'Arco, (7A). Dietro queste linee, decidiamo di provare una bella prua, data 7B+. Fatta la Stand, mi cimento con la Sit, 7C, che prevede una tirata furiosa su un monodito rovescio e un bell'incastro di ginocchio. Dopo averlo silurato con il tifo dei ragazzini con cui ho diviso la settimana, torno al campeggio. La sera è volata andando ad ''assaltare'' la vicina colonia di Don Bosco, che si può riassumere con una citazione a caldo: ''ci hanno visti le Pinguine, viaaaaaaaaaaaa!''

Pronti per l'attacco!
foto Sabrina Esposito
 
Conclusa la serata, andiamo a dormire ultrapompati per il giorno dopo. Il giovedì decidiamo di andare in un settore distante dal campeggio e, dopo un'ora di cammino, iniziamo a scalare. Il blocco con cui sono iniziate le danze è Wonderfull, un'impressionante prua con il nome che riassume tutto quello che c'è da sapere su questa linea. Dopo, in compagnia di tutti i bocia, decido di provare un vecchio progetto, una fessurina fisica con un incastro doloroso ed una bella sbandierata finale. Grazie al tifo, tengo incredibilmente la bandiera e in loro onore lo battezzo New Power Generation: grazie ragazzi!

L'ultimo giorno, venerdì, optiamo per un po' di relax: masso della Madonnina e poi pizzata la sera. Dopo essermi scaldato su qualche movimento tranquillo, provo una delle ultime linee: La regola di Andre. C'è poco da capire, qui bisogna erogare. Dopo quattro schiaffoni e un lancio finale mi trovo in cima a questo 7B+ bello fisico: totale! Appena seduto sui pad, noto che ci sono due tacche che consentono una super sit start che aggiunge due movimenti molto duri alla linea. Con l'ormai immancabile tifo, riesco a risolverlo con un ingegnoso incastro che mette a dura prova le mie Boostic. Decido di chiamarlo Dave's secret, e propongo l'8A anche per lui.

Aspetto dei ripetitori che mi diano un riscontro sul grado!



Non può mancare il ringraziamento a tutto il team di questo campo estivo, quindi grazie a Pietro, Sabrina, Pietrino, Davide, Nadine, Athos, Morgana, Emiliano, Wood, Elisa, Ernesto, Paolino, Viola, Anita, Leopold, Michele e Gian.

NewPowerGeneration!