lunedì 14 gennaio 2013

"Inverno" spagnolo

Quando alla fine di novembre dell'anno scorso mi ritrovai ad avere appena concluso l'ultima gara della stagione 2012 sapevo che era finalmente giunto il momento di qualche sana scalata in falesia. Tuttavia le condizioni climatiche di quest'inverno non aiutarono di certo a saziare questa mia esigenza e arrivarono così le vacanze di natale dopo solo qualche puntata in falesia, sempre accompagnata dalla bollita alle dita per il freddo. Già da tempo avevo deciso che per le vacanze sarei migrato verso le zone calde della Catalogna, punto di ritrovo per molti climbers, soprattutto italiani, e l'attesa della partenza sembrava interminabile. Ma finalmente, dopo pranzi e abbuffate natalizie, il 28 dicembre arrivò il giorno tanto aspettato. 


Una delle prime vie della vacanza
A partire da Torino eravamo in tre, io, Lorenzo e Edoardo, e dopo un viaggio che sembrava interminabile arrivammo finalmente all'ormai strapopolata di climbers Cornudella de Montsant. Un paesino normalissimo e quasi disabitato ma che prende vita nel periodo invernale grazie alla comunità di arrampicatori che la occupa. Dopo esserci riuniti con la ciurma pinerolese e una cena veloce eravamo già con la testa china sulla guida per decidere dove scalare il giorno seguente: la scelta fu Montsant! Settore L'enderrocada, dove oltre al mare di buchi che riempivano una parete di conglomerato giallo impressionante, ma ci abituammo subito a rimanere impressionati dalle pareti, si liberavano anche un paio di canne troppo belle da non essere scalate. Ma il primo giorno, vuoi per il caldo o per l'adattamento allo stile di scalata, ci furono solo bastoni ad aspettarci.



Tentativo su un 8b di Les Espadelles
Il secondo giorno fu la volta di Margalef e del settore di Raco de les Espadelles. Anche qua la bellezza delle pareti ci lasciarono a bocca aperta (da adesso la smetto di scriverlo tutte le volte se no divento noioso:) una striscia di roccia lunga più di un chilometro! E noi ci scaldammo nel settore più lontano ovviamente! Dopo un 7c a vista mi sentivo bene come sensazioni e decisi allora di provare un 8a+ on sight che aveva appena salito anche Stefano. Supero un primo boulder di buchi e mono stringendo i denti ma controllando tutti i movimenti e arrivo così a un buon riposo, poi altri 15 metri di resistenza su buchi buoni ma facili da leggere ( e se lo dico io…) e infine la catena. il mio primo 8a+ a vista!! Poco dopo decido di provare un 8b+ e un 8b, entrambi con il boulder di entrata per superare la pancia iniziale, ma non feci molta strada e l'ora di lasciare la falesia arrivò in fretta.

Il terzo giorno, già provati dai due precedenti, decidemmo di andare nella parte centrale di Siuranella e dita e pelle ci ringraziarono molto per essere tornati su qualche sana tacca dopo tutti quei buchi. Anche qui provai solamente qualche tiro a vista ma ebbi meno fortuna ( e bravura) e di maggiore rilevanza fu il cenone della sera per festeggiare l'ultimo dell'anno e la festa seguente che ci costrinse ovviamente a un giorno di riposo.


Il 2 Gennaio eravamo già carichi per tornare a scalare e dopo esserci incontrati alla caffetteria, diventata il punto di ritrovo pre-falesia, siamo partiti in direzione Siurana, Can Piqui pugui. Dopo un riscaldamento all'insegna della bollita alle mani (sì perché si passava dal freddo insopportabile della mattina al caldo quasi estivo del pomeriggio) l'unica realizzazione della giornata fu salire "Un rato en cada postura" a vista, un bellissimo 8a tecnico con tacche e piedi sfuggenti, che non è stato proprio una passeggiata. 

Il giorno seguente era finalmente giunto il momento; da molto tempo ne sentivo parlare e vedevo video delle sue vie così corte e boulderose e anche a pasqua, quando ero stato in catalogna per la prima volta, non avevo avuto l'occasione di andarci ma questa era la volta buona: il terzo giorno del nuovo anno andammo al laboratorio! Un settore di Margalef con l'avvicinamento di 4 metri circa e dove con una corda da 30 metri fai quasi tutte le vie.
Rimasi subito impressionato da una linea in particolare: "Photoshot", un 8b che già Leonardo Gontero stava provando. Dopo avergli fatto sicura e visto i movimenti provo un giro flash: un paio di sbracciate in partenza, un buon riposo, un altro boulderino, ribaltata e catena! Venga!

Photoshot 8b a El laboratori
Il settimo giorno in terra spagnola lo dedicammo inevitabilmente a visitare Barcellona. Bella città, niente da dire, ma senza neanche una roccia da scalare e sicuramente niente in confronto al paretone di Raco de Missa di Montsant sotto cui ci ritrovammo il giorno dopo. Stavolta la corda da 30 metri del laboratorio non bastava più, ne sarebbero servite tre per molte vie! Punto subito gli occhi su un 8a+ di "soli" 25 metri ma cado stupidamente per due volte a centrare un rovescio a circa metà via. Lascio quindi il posto a Ste che arrivato a vista in catena prosegue sulla seconda lunghezza gradata 8b+ e arriva in cima con facilità, complimenti! Io riparto subito dopo, riesco finalmente ad afferrare bene il rovescio e scalo tranquillamente il resto del tiro fino alla prima catena. Decido solo allora anche io di provare la seconda parte e dopo altri 20 metri di via e almeno 20 minuti di scalata moschettono la catena! Un viaggio infinito quanto bello!

Falconeti 8b+ a Montsant
E mi stavo chiedendo: "ma quando finisce?!?"























L'ultimo giorno tornammo coraggiosamente al laboratorio ma il caldo, la pelle e la stanchezza ci sopraffecero e finii la vacanza con qualche 7c/+ a vista. La mattina seguente fu abbastanza malinconico lasciare la terra rossa spagnola ma una cosa era certa: ci sarei tornato, molto presto, e ancora più forte! ;)

Buone scalate!!! 
Marcello

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